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Non fiori ma opere di bene

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Oggi il mio tempo è simile alla candela

vorrei non aver saputo

che dietro quella porta si celava il mio lutto,

vorrei esser fuggita in quel convento di clausura

dove i ricordi vengono segregati al silenzio

e pregare come statue gli uomini onesti,

vorrei non aver dovuto trovare il coraggio

di difendere la mia carne-il mio sangue-

con le mani e con la mente

con gli occhi e col corpo mio intero in uno scudo..

cancellare il nero che il giorno mi seppelliva

il silenzio di chi guardava e compativa,

la vergogna che provavo a occhi chiusi.

Vorrei non lasciarmi seppellire perpetuamente,

ecco vorrei una vanga

per scavare la terra che ho sopra il viso

-respirare di nuovo-

 

vorrei aver avuto la tua forza di uomo

nel difendermi idee e intelletto

e non esser circoncisa di prepotenza,

oggi qualcuno mi porta un fiore

non occorre, non ne sento più il profumo

qui c'è silenzio

e tutto il sangue mio rappreso di solitudine

 

ci sono  urla vuote

chiuse per sempre d'omertà.

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